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Di tutti i tool dedicati all’e-mail marketing automation, non c’è dubbio che ActiveCampaign rientri di diritto fra i più blasonati in assoluto. All’interno di questa recensione, pertanto, analizzeremo nei dettagli di cosa si tratta, come funziona, cosa dire in riferimento a contatti, liste, newsletter, automazione ed infine quali sono le opinioni degli utenti che hanno deciso di diventare clienti di ActiveCampaign.
Infine, non mancherà una panoramica dedicata ai prezzi e ai piani degli abbonamenti.
Cos’è ActiveCampaign?
Sommario
- 1 Cos’è ActiveCampaign?
- 2 Dove risiede il vantaggio competitivo di ActiveCampaign?
- 3 Come funziona ActiveCampaign?
- 4 Trial gratuito per una durata di 14 giorni
- 5 Il ruolo dei tag in ActiveCampaign
- 6 Newsletter
- 7 Marketing Automation
- 8 Che cos’è il trigger?
- 9 Quali sono i trigger maggiormente ricorrenti e di successo?
- 10 Funzionalità aggiuntive di ActiveCampaign
- 11 Trial gratuito per due settimane: prova ActiveCampaign e fa pure tutte le valutazioni del caso
- 12 Piani di abbonamento
- 13 1. Piano Lite
- 14 2. Piano Plus
- 15 3. Piano Professional
- 16 4. Piano Enterprise
- 17 Assistenza clienti: il fiore all’occhiello di questo strumento
- 18 Recensioni e opinioni su ActiveCampaign
- 19 Ti potrebbe interessare:
Trattasi di una piattaforma di e-mail marketing automation, targettizzata su misura per le esigenze sempre più settoriali del mondo della piccola e media impresa, oltre che dei negozietti che hanno deciso di puntare sull’e-commerce per allargare il loro raggio d’azione e per poter contare su un bacino d’utenza decisamente più grande di quello locale.
Anche i titolari di aziende a conduzione familiare, i professionisti del web marketing, i freelance e chi dirige una start-up giudica positivamente questo tool, specie per ciò che riguarda l’invio di newsletter alla sua audience di riferimento. Le funzionalità di e-mail marketing, di CRM sempre più di vitale importanza quando c’è da gestire le relazioni con la clientela e di automazione delle vendite sono sostanzialmente i motivi per cui ActiveCampaign è un tool sempre più apprezzato da chi lo sceglie.
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La storia di ActiveCampaign parte dal 2003, anno di fondazione a Chicago. Passo dopo passo, quella che è a tutti gli effetti una vera e propria realtà imprenditoriale di successo nel campo dell’e-mail marketing, ha attraversato una crescita graduale, tanto è vero che oggi conta 550 dipendenti e si rivolge a più di 90.000 clienti, dislocati in ben 161 Paesi, Italia inclusa, naturalmente.
Dove risiede il vantaggio competitivo di ActiveCampaign?
Ok, diciamolo senza mezze misure: ActiveCampaign è per molti il punto di riferimento, quando c’è da inviare newsletter professionali al target con cui si intende interagire. Tuttavia, è forse nella creazione di funnel di vendita complessi che ActiveCampaign dà davvero il meglio di sé.
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Come funziona ActiveCampaign?
Qui puoi vedere anche un mio tutorial su come creare un autoresponder, fare lead generation e inviare newsletter:
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In quanto a dinamiche di funzionamento, ActiveCampaign non presenta particolari ostacoli in fase di utilizzo. Anche coloro che hanno scarsa dimestichezza in materia di creazione di funnel di vendita o di realizzazione di newsletter high professional, dopo un lasso di tempo relativamente breve ma necessario per fare pratica, possono usare ActiveCampaign a regola d’arte.
Pertanto, ti basti sapere che il fiore all’occhiello di questo strumento di marketing automation è nella dashboard che è altamente user-friendly.
Gestire i contatti e le liste, tutto è fuorché un problema, nel momento in cui deciderai di puntare su questa interessantissima piattaforma. L’inserimento dei contatti può avvenire manualmente. Tuttavia, se rientri nella categoria di chi cerca soluzioni pratiche per semplificarsi la vita, allora non ti resta da far altro che raccogliere i tuoi contatti in automatico, servendoti del tuo sito web, del tuo portale di e-commerce o del tuo blog. La logica di funzionamento di questa piattaforma, infatti, prevede lo sfruttamento del tuo canale di vendita o di comunicazione sul web.
Per ciascuno dei tuoi contatti, Active Campaign ti mostra una panoramica completa delle informazioni inserite manualmente da te in prima persona oppure dei dati raccolti in automatico. Nome, cognome, indirizzo, e-mail, numero di telefono sono campi sempre disponibili. Poi starà a te assegnare al contatto di turno i tag di riferimento per favorirne la rapida identificazione. Dulcis in fundo, puoi inserire i contatti in una o più liste, a seconda dei criteri con cui vuoi interagire con il tuo target di riferimento.
A detta degli esperti, pertanto, tra tante liste con pochi contatti e una lista con tutti i contatti, è scelta saggia puntare sulla prima opzione e non sulla seconda. Il motivo? Con tante liste circoscritte, sai praticamente tutto dei tuoi contatti: essendo pochi per ognuno degli elenchi creati, puoi avere un’istantanea ben precisa del loro comportamento sul web. Di conseguenza, puoi dare il via ad una comunicazione mirata, basata su sconti e promozioni ad hoc, sulla segnalazione di prodotti di loro interesse, sull’indicazione di bundle più che mai vantaggiosi e via dicendo. Una lista con tanti contatti, invece, è troppo generica.
La segmentazione non è stata fatta e per ognuno dei messaggi inviati non è assolutamente detto che dall’altra parte dello schermo del pc o del display dello smartphone ci sia un cliente potenziale, interessato a visualizzare le informazioni che intendi presentargli. Al contrario, infatti, potresti non aver intercettato nessuno con i tuoi messaggi. E tra e-mail finite nel cestino, rischi solo di perdere tempo e di dilapidare il budget stanziato. Perciò, con ActiveCampaign punta sempre su tante liste, ma con pochi contatti. Il tuo business ne ha solo da trarne giovamento.
Oltre che utili in termini di identificazione degli utenti, i tag assegnati e le note aggiuntive sono utili anche per le automazioni.
Trial gratuito per una durata di 14 giorni
In riferimento al vero e proprio funzionamento di ActiveCampaign, parti dall’idea di fondo che la registrazione avviene a titolo gratuito.
L’account free dura 14 giorni: in questo lasso di tempo, ti consiglio di smanettare con questo valido programma e di cercare di vedere se fa al caso tuo e se può migliorare, più o meno considerevolmente, i numeri che contano nel tuo business, ossia profitti, fatturato, vendite online e visite. Poi, prendi la tua decisione.
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Il ruolo dei tag in ActiveCampaign
I tag, come già ribadito, in ActiveCampaign funzionano a tutti gli effetti come delle vere e proprie etichette, volte a garantirti praticamente il riconoscimento dei contatti. Supponiamo che tu stia lanciando sul mercato italiano un prodotto e vuoi vedere come reagisce la tua audience potenziale.
Ebbene, la lettera M ti permette ad esempio di codificare i maschi, mentre la F le femmine. I Tag N, C, S, I ti consentono di valutare l’area geografica di provenienza tra Nord, Centro, Sud e Isole. L e D possono indicare rispettivamente laurea e diploma come titolo di studio.
Y e N infine stanno per yes oppure not e potresti applicarli come tag agli utenti che hanno già prenotato sul tuo sito web e a coloro che invece non lo hanno ancora fatto. Insomma, prova a mixare questi tag, relativamente semplici. Hai idea di quante combinazioni puoi avere e che tipo di comunicazione mirata puoi strutturare, se deciderai di servirti di ActiveCampaign, la piattaforma leader incontrastata nell’e-mail marketing automation?
Tieni sempre ben a mente il fatto che sul lato destro dello schermo, troverai tutte le varie opzioni e statistiche inerenti al contatto: quali sono i link su cui ha fatto click? Quali pagine web del tuo sito ha visitato? E per quanto tempo si è soffermato sulla stessa pagina web? Insomma, dati utili.
Newsletter
Anche se nel corso degli ultimi anni, l’efficacia della newsletter è venuta leggermente meno per tutta una serie di fattori, tra cui il bombardamento continuo di messaggi di comunicazione a cui quotidianamente si è sottoposti, occorre considerare che quando si tratta di presentare il catalogo dei tuoi articoli messi in commercio, magari sul tuo store online, o quando c’è da fare branding, la newsletter è una valida arma in più da custodire gelosamente nel tuo scacchiere.
Il motivo del suo successo?
La modalità con cui ti consente di interagire in maniera continuativa con i tuoi iscritti che, in molti casi, si rivelano già clienti acquisiti. Ed è proprio a questi ultimi che si può presentare prodotti complementari o varianti alternative dei loro oggetti del cuore. Pensaci bene: per qualsiasi realtà imprenditoriale o per il più classico dei portali di e-commerce, si dimostra più semplice favorire il riacquisto di un cliente affezionato oppure provare a portare dal proprio lato un nuovo acquirente, partendo da zero?
Chiaramente, la risposta è la prima. Favorire il riacquisto è relativamente più semplice, a patto che il diretto interessato sia rimasto positivamente impressionato dalla sua prima transazione online. In questo caso, ti conosce, sa che sei un venditore affidabile e che non si sono ostacoli a fronte di una nuova alternativa.
Conquistare un cliente ex novo, invece, non è così facile. Devi spiegargli perché sei il migliore in ciò che fai, perché lo fai meglio della concorrenza, dove risiede il tuo effettivo vantaggio competitivo e per quale motivo dovrebbe credere fra tanti proprio in te.
Capisci che in questo scenario, dato che c’è un cliente potenziale da conquistare partendo da zero, gli interventi e le spese di marketing sono investimenti piuttosto onerosi. Inoltre, c’è sempre una questione temporale da considerare.
Di ricerche che dimostrano senza mezze misure che se le imprese si focalizzassero principalmente sui clienti definiti come acquisiti, la loro quota di mercato aumenterebbe sensibilmente di circa il 25%. E in un lasso di tempo dove la congiuntura economica si avverte, la cosa sarebbe giudicata positivamente. Non sei anche tu di questo avviso? Invece, molte realtà imprenditoriali commettono l’errore imperdonabile di voler conquistare nuovi clienti che magari non hanno nulla da condividere con i valori aziendali in oggetto. Ergo, il flop è quasi sempre in agguato.
Il bello di un tool del calibro di ActiveCampaign è che puoi inviare newsletter alla tua mailing list con un semplice click sul tasto “Campagne“. Ti basta entrare all’interno della suddetta sezione, inviare un messaggio alla tua mailing list, cliccare su “Campagna Standard” e personalizzare il testo ed il layout dell’e-mail nel modo che più ti aggrada. Tutto ciò praticamente al volo all’interno della sezione nota come “Design”.
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Marketing Automation
Anche quando si tratta di automazioni, ActiveCampaign si conferma un tool protagonista assoluto: avviare una sequenza automatizzata di messaggi di posta elettronica è semplicissimo, visto che non devi fare altro che ricorrere alla funzione “Automazioni” e procedere alla creazione di uno degli innumerevoli layout predefiniti che hai a tua disposizione. Il tutto rigorosamente a costo zero.
Il tratto distintivo delle strategie di marketing automation che puoi mettere effettivamente in campo con il tool in oggetto è che dovrai per forza di cosa evidenziare il trigger.
Che cos’è il trigger?
Semplicemente quell’evento scatenante che dà il la alla sequenza di e-mail.
Quali sono i trigger maggiormente ricorrenti e di successo?
L’articolo nel carrello e il mancato acquisto è quello più in auge. Quante volte, visitando un portale di e-commerce, ti sei accorto che un prodotto è particolarmente interessante e potrebbe fare proprio al caso to.
Lo guardi e lo riguardi tante volte, il prezzo di convince, il colore pure, lo inserisci nel carrello e … incredibile ma vero, non concludi la transazione online. Di motivazioni di questo mancato acquisto ce ne sono una caterva: magari vuoi vedere se un altro venditore ti propone lo stesso articolo a condizioni più convenienti.
Oppure se puoi pagare in contrassegno al momento della ricezione dell’articolo? Oppure, le ultime recensioni di quel sito web non ti hanno pienamente convinto e ti sembrano poco spontanee. Infine, non di certo per importanza, puoi essere stato distratto da tante cose.
Come risolvere il problema in oggetto nell’ottica di chi vende? L’invio di un-e-mail a chi ha inserito il prodotto nel carrello senza completare la transazione, è il modo più semplice per ricordargli di concludere l’affare. Chiariamo subito: l’acquirente, ancora potenziale, non è di certo tenuto a ultimare l’acquisto. Tuttavia, quest’e-mail converte incredibilmente, trasformando quello che è un cliente potenziale in un cliente a tutti gli effetti.
Altro trigger comune è l’iscrizione alla lista mediante modulo di contatto. Una volta che l’utente ha inserito nell’apposito form il suo indirizzo di posta elettronica, l’invio dell’e-mail che lo porterà alla conferma della sua identificazione, è un dato di fatto. Anche il ritorno sulla homepage di un sito web, l’iscrizione ai canali social, un ultimo acquisto piuttosto datato, il suo compleanno, la modifica delle informazioni sono alcuni fra i numerosi esempi ricorrenti.
Da lì, l’automazione sarà un dato di fatto. C’è, però, specie sui portali di e-commerce un modo ancora più pratico per far partire un’automazione. Il chatboot. Ti è mai capitato di collegarti ad un sito web e dopo una decina di secondi di visualizzare un pop-up contenente un messaggio su come il venditore di turno potrebbe esserti utile?
In molti casi, trattasi di un’intelligenza artificiale avanzata, preparata alla perfezione per darti massima assistenza, rispondendo a tutti i tuoi quesiti, anche i più complessi, e permettendoti di superare eventuali dubbi. In questa casistica, l’obiettivo è sempre quello di portarti al rilascio del tuo indirizzo di posta elettronica.
Insomma, con ActiveCampaign, creare funnel di vendita più o meno complessi, è una mossa utile che porta a conquistare clienti partendo da zero, fidelizzandoli.
Grazie ad ActiveCampaign hai idea di quanto tempo non hai gettato via? Questo lavoro di preparazione del funnel di vendita, in caso contrario, avresti dovuto farlo a mano … invece con una piattaforma di marketing automation così potente, hai accelerato drasticamente le operazioni e ti sei semplificato la vita. Meglio di così?
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Funzionalità aggiuntive di ActiveCampaign
Quelle che ti abbiamo presentato ora sono solo le funzionalità più utilizzate su ActiveCampaign. In realtà ce ne sono una miriade davvero utili che spesso passano in secondo piano, ma non per questo possono essere trascurate.
Nel dettaglio, spulciando anche le recensioni che si leggono sulle varie community dedicate al mondo del web marketing o alle varie opinioni riportate sui forum a tema o ancora sui social network, ActiveCampaign si dimostra molto convincente, perché può contare anche su:
– statistiche dettagliate: tra click, tassi di apertura e disiscrizioni, puoi avere una panoramica ben delineata in relazione all’iter delle tue campagne di e-mail marketing. Comprende cosa c’è che va alla grande, cosa c’è da aggiustare e coda c’è da buttare a mare, non è cosa semplice. Tuttavia, se ti leggi qualche numero importante, con i vari correttivi del caso, rimuovere gli ostacoli non sarà affatto un’utopia;
– moduli: inseriscili nelle pagine web del tuo sito vetrina o del tuo portale di e-commerce o ancora del tuo blog e conquistare una fetta di nuovi contatti non sarà di certo un miraggio;
– conversioni: l’implementazione dei chatboot è una mossa vincente per avere più contatti e per incrementare la vendita dei tuoi prodotti inseriti nel catalogo. Se lo reputi opportuno, far partire la chat automatica sul tuo sito internet può essere solo un’operazione settoriale. Puoi farla partire per un gruppo di utenti che corrisponde a determinate caratteristiche individuate via tag o alternativamente puoi renderla effettiva a seguito di una determinata azione. A te la scelta!
Trial gratuito per due settimane: prova ActiveCampaign e fa pure tutte le valutazioni del caso
A differenza di numerosissimi strumenti di marketing automation, ActiveCampaign si differenzia da una concorrenza oggi più che mai agguerrita, fornendoti 14 giorni di utilizzo gratuito. Creati in pochi secondi un nuovo account, inserisci il tuo indirizzo di posta elettronica nell’apposito campo e conferma le operazioni, semplicemente cliccando sul tasto “Start Your Free Trial“.
La versione di prova rappresenta senza ombra di dubbio la migliore occasione possibile per iniziare a smanettare e a prendere confidenza con la piattaforma. Comprendere le dinamiche, seppur a livello basic di questo tool molto potente, è il primo passo per procedere con il suo impiego senza limitazioni, sottoscrivendo uno degli innumerevoli piani di abbonamento a pagamento.
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Piani di abbonamento
Denominatore comune dei piani di abbonamento di ActiveCampaign è la scadenza di tipo mensile o di natura annuale. Chiaramente, per ovvi motivi, optando per questa seconda soluzione, si finisce per risparmiare qualche soldino. E la cosa non guasta di certo.
Pertanto, sono 4 i piani di abbonamento di questa splendida piattaforma di e-mail marketing. Vediamoli uno ad uno in rapida carrellata.
1. Piano Lite
Trattasi in estrema sintesi del piano basic. La versione minimal, ideata a vantaggio degli utenti che non hanno particolari esigenze, è stata inventata con l’intento concreto di metterti a disposizione il minimo sindacale in materia di creazione di campagne di marketing automation o di e-mail marketing. Non ci sono limiti per l’invio di messaggi di posta elettronica. L’account, tuttavia, può essere usato al massimo da 3 utenti. Target di riferimento di questo piano è costituito in larga prevalenza da titolari di start-up, da freelance e da blogger, desiderosi di aumentare il loro livello di notorietà nel complesso mondo del web. Riuscire a spuntarla sulla concorrenza, però, è sempre un’ardua sfida. Il prezzo del piano Lite? 15 dollari al mese che, però, diventano 9 al mese se opti per il piano di abbonamento annuale.
2. Piano Plus
Trattasi del classico piano di abbonamento di fascia media che alle funzioni della soluzione entry level, presentata in precedenza, aggiunge cose non di poco conto. In primo luogo, l’utile opzione di lead scoring, il cui scopo prioritario ruota tutto attorno all’attribuzione di un punteggio che tine conto delle azioni dei contatti. Poi ci sono funzioni di Customer Relationship Management (CRM), utili per relazionarti con la tua clientela. Interessantissime le funzionalità di SMS marketing: inviare SMS in un sol colpo a tutti gli utenti che ti hanno volontariamente rilasciato il numero di telefono è un bel vantaggio. A differenza delle e-mail di gruppo, con l’SMS marketing il tasso di apertura è ampiamente superiore. Target di riferimento di questo piano di abbonamento sono i liberi professionisti e le PMI a conduzione familiare, vogliose di emergere, facendo leva su questo innovativo tool di marketing automation. Quanto costa il piano Plus? 49 dollari al mese, se opti per la versione annuale.
3. Piano Professional
A fronte di un esborso corrispondente a 129 dollari mensili in versione annuale, CampaignActive ti permette di far rendere al massimo il tuo business, grazie a tutta una serie di statistiche avanzate. Sulla base dei primi impieghi della piattaforma, dopo pochi giorni ti vengono indicati i momento più propizi per l’invio delle e-mail al tuo target di riferimento. Grazie ad uno strumento di intelligenza artificiale, iniziare a constatare come si muove l’utenza, è il primo passo avanti per implementare una comunicazione quanto più mirata possibile.
A chi si rivolge il piano Professional di questa piattaforma? Prevalentemente a marketer di successo e ad agenzie di web marketing che operano in larga misura nell’area del marketing digitale.
4. Piano Enterprise
Segnaliamo infine l’ultimo piano di abbonamento del tool in oggetto, disponibile al prezzo di 229 dollari al mese, per la versione annuale. La chicca è poter contare su un server dedicato, da cui procedere all’invio dei tuoi messaggi di posta elettronica. Meritevole di menzione, poi, sono anche i servizi di design, la raccolta dei dati provenienti dai canali social dell’utenza e last but not least l’assistenza telefonica dello staff di ActiveCampaign. Il piano in oggetto è mirato alle esigenze delle multinazionali, desiderosi di comunicare in modo praticamente one-to-one con i loro contatti.
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Assistenza clienti: il fiore all’occhiello di questo strumento
Il poter contare su un constante supporto in fase di utilizzo è per gli utenti di ActiveCampaign un vantaggio tutt’altro che indifferente. A fronte di eventuali ostacoli che finirebbero per forza di cose per farti perdere traffico, clienti e, di fatto, denaro, la piattaforma in oggetto è in grado di aiutarti in maniera tempestiva. Hai ostacoli che non riesci ad oltrepassare oppure tutta una serie di problemi che non sai come risolvere? Alza la cornetta e chiedi aiuto all’assistenza telefonica di ActiveCampaign. Devi saper parlare in inglese e la cosa si risolve in poco tempo. In alternativa, puoi sempre comunicare via e-mail.
Recensioni e opinioni su ActiveCampaign
E cosa ne pensano gli utenti di ActiveCampaign?
I feedback positivi su questa piattaforma di marketing automation si sprecano.
Ne segnaliamo alcuni:
In quanto a campagne di e-mail marketing o di SMS marketing, sono dell’idea che non ci sia una piattaforma valida come ActiveCampaign. Semplice nel funzionamento e con una dashboard assai intuitiva, trattasi del tool ideale per le PMI in espansione e per i liberi professionisti vogliosi di favorire le relazioni tra le imprese clienti e gli utenti registrati.
Insomma, lavorando da 5 anni nel campo dell’e-mail marketing, di piattaforme così competitive come ActiveCampaign non ne ho ancora trovate.
Barbara F. , 34 anni, Milano
Per me è anche meglio di MailChimp che in quanto a template e a funnel di vendita lascia un po’ a desiderare. ActiveCampaign è almeno due spanne sopra nella segmentazione degli utenti.
Nicola R. , 39 anni, Firenze
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