Al giorno d’oggi, il successo dell’hosting su cloud è sotto gli occhi di tutti. Nel giro di diversi anni, questa soluzione, che si serve dell’hardware fisico dei server per ospitare numerosi utenti, è divenuta passo dopo passo sempre più diffusa.
Ne consegue che i migliori cloud hosting siano estremamente efficienti, per il semplice motivo che anche nella circostanza di problematiche attinenti all’hardware di un server, le prestazioni del sito web, del blog o del portale di e-commerce non ne risentano. Come mai? Beh, perché l’erogazione del servizio prosegue senza andare incontro ad interruzioni, perché, appoggiandosi all’hardware di un altro server, risulta costantemente attivo.
Altro aspetto che caratterizza il boom dell’hosting su cloud è il fatto che le soluzioni sono particolarmente low cost, soprattutto se le si mette a confronto con i prezzi dei VPS o dei server dedicati. Questa tipologia di servizio, data la notevole versatilità, può essere impiegata per qualunque tipo di sito, dai blog amatoriali ai siti vetrina di poche pagine, dai siti informativi ricchi di contenuti multimediali ai portali di e-commerce.
In qualità di utente attivo, tutto quello che devi fare è semplicemente selezionare lo spazio su disco e il quantitativo di memoria. In un secondo momento, potrai poi aggiungere ulteriori risorse, sempre qualora ne avvertissi la necessità. Per ovvi motivi, le suddette azioni non potrebbero essere portate a termine, se decidessi di affidarti ai tradizionali servizi di hosting.
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Quali sono pertanto i migliori cloud hosting?
Sommario
Fare una cernita, in questo scenario, risulta davvero cosa complessa, in quanto la valutazione finale dipende da esigenze strettamente soggettiva. Tuttavia, è abbastanza palese che il top a cui webmaster, blogger e venditori online puntano è quasi sempre SiteGround. Ed il motivo è abbastanza semplice: le sue funzionalità sono a dir poco incredibili, specie per ciò che concerne la velocità di caricamento delle pagine web, la sicurezza contro le minacce dei malware e l’assistenza ai clienti che offre un servizio competente e tempestivo, specie nel momento in cui capitasse di ritrovarsi con il proprio sito in tilt. Il supporto ai clienti, tra le altre cose, è anche in italiano ed è attivo h24 e 7 su 7. Ma il bello di SiteGround è che in termini di prezzi è veramente ultra-competitivo: i suoi piani sono targettizzati su misura sia per i novizi che per i professionisti e per le imprese che sanno muoversi in maniera autonoma nel mondo dell’hosting. Il piano entry level, Startup, infatti, costa solo 3,95 euro al mese. Meglio di così?
Partendo dal fatto che SiteGround non rientra in questa classifica, perché troppo avanti rispetto agli altri provider, ti segnaliamo i suoi competitor nel ramo del cloud hosting.
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1. Cloudways
Partiamo con questa soluzione completa in materia di hosting sul cloud. I suoi servizi vengono erogati mediante 5 provider, vale a dire Google Cloud Platform, Amazon, Vultur e DigitalOcean. Sostanzialmente, sei tu in prima persona a selezionare il provider. Al resto, poi, ci pensa il team di Cloudways. Il pannello di controllo è a dir poco ottimo nella gestione delle risorse, tipo i tuoi siti web. Sempre da qui, avrai l’opportunità di ultimare i tuoi backup in tempi decisamente celeri. Tutto, infatti, è a semplice prova di click. Comodo, non trovi anche tu?
Scalare con Cloudways non è mai stato così semplice, visto che se prendi il pacchetto più basso, puoi sempre fare l’upgrade al volo. L’interfaccia utente di questo valido cloud hosting si conferma di quanto più user-friendly ci sia sul mercato. Creare la schermata principale del server, grazie a questa risorsa, non sarà mai stato così immediato: è sufficiente un click sul tasto “Add Server” è avrai centrato l’obiettivo appieno. Lo stesso discorso, ovviamente, è valevole anche relativamente alle installazioni delle applicazioni che poi ti toccherà far girare all’interno di WordPress o di qualsiasi altro spazio sul web.
I prezzi dei piani sono nel complesso molto competitivi: il piano entry level propone 25 GB di storage sul cloud a fronte di un prezzo di 10 dollari al mese; 50 GB ne costano appena 22 di dollari al mese; 80 GB sono disponibili a 42 dollari al mese; raddoppiano il quantitativo a 160 GB di spazio sul cloud, la tariffa è pari a 80 dollari al mese; per 320 GB di spazio online, Cloudways richiede 135 dollari al mese; infine, il piano top di gamma prevede a fronte di un costo mensile da supportare corrispondente a 230 dollari. Ci siamo soffermati solo ed esclusivamente sullo spazio online, ma è chiaro che più le esigenze del diretto interessato aumentano, tanto più il quantitativo della RAM, del processore e della banda libera tende a salire.
Come puoi renderti conto, SiteGround in quanto a prezzi è decisamente meno caro e ti permette di fare anche di più.
Passando alle recensioni dell’utenza, fondamentali per valutare le prestazioni del servizio, è possibile asserire che Cloudways si dimostra uno degli hosting su cloud più validi fra quelli attualmente attivi sul mercato. I feedback positivi abbondano sui social network e sui forum. Addirittura su Trustpilot arriva ad incassare 4.8 su 5 contro i 4,9 di SiteGround. Ecco pertanto alcune delle recensioni su questo validissimo provider.
Smart and very speed!
Nicoletta P. , 40 anni
2 anni con loro. Fino ad adesso semplicemente perfetti. Il sito non è mai andato in tilt e a fronte di delucidazioni, mi hanno dato spiegazioni molto esaurienti.
Lucio G. , 49 anni
Ho provato davvero una serie pressoché infinita di servizi di hosting. A titolo personale, Cloudaways rientra di diritto tra i migliori della categoria. La velocità di caricamento delle pagine web del mio negozio online è una roba indescrivibile. Il pannello di amministrazione, poi, mi permette di lavorare in tutta tranquillità. Mi trovo molto bene con loro. Voto pieno.
Gianluigi E. , 32 anni
Non mi è piaciuto il modo con cui hanno gestito la migrazione. Francamente mi aspettavo di più. Tempi poi da rivedere. altri provider che ho avuto erano più celeri.
Laura G. , 30 anni
Con una dashboard così ben fatta e semplice da usare sarebbe stato il top se il mio piano di abbonamento fosse un po’ meno caro. Ma va bene anche così.
Ernesto S. , 44 anni
Il fatto che lo spazio sia gestito in cloud e che non debba di volta in volta condividere le risorse con altri spazi web è per me cosa non certamente di poco conta. L’assistenza l’ho contattata in tre occasioni. Due volte si sono dimostrati super-professionali. Un’altra volta non mi è stata d’aiuto. Capita, anche se non dovrebbe.
Marco R. , 35 anni
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2. DreamHost
Era il 1997 quando 4 studenti di college, accomunati da una smisurata passione per la tecnologia, iniziarono a lavorare ad un ambizioso progetto per assicurare una connessione ottimale sul web. Il progetto di DreamHost nel corso di questi anni si è naturalmente evoluto, a partire dalla creazione del quartiere generale, situato a San Diego, nel cuore della California Meridionale.
400.000 clienti e 1 milione e mezzo di siti ospitati. Numeri da capogiro quelli di DreamHost che, di fatto, si candida ad essere come uno dei migliori cloud hosting nel panorama internazionale. La gamma di piani proposti, in termini di caratteristiche, non ha nulla da invidiare a quelli di provider ben più blasonati. Tuttavia, i prezzi sono decisamente superiori a quanto offre la concorrenza, SiteGround in primis.
Sono sostanzialmente 4 i piani di abbonamento che caratterizzano l’offerta commerciale di DreamHost in materia di hosting sul cloud. La soluzione entry level parte da 15 dollari mensili ed il suo lavoro lo svolge in modo quanto meno egregio, in riferimento al target a cui si rivolge, vale a dire blogger amatoriali e webmaster siti vetrina. Lo spazio sul web in questo caso ammonta a 30 GB con RAM da 1 GB. Se si vuole qualcosa in più, magari perché si è titolari di un sito di e-commerce che fa molte visite al mese, l’upgrade è più che necessario: a fronte di un esborso mensile pari a 30 dollari al mese, vi è il secondo piano, di categoria intermedia. 60 GB di spazio disponibili e 2 GB di RAM. Non male, comunque. Il terzo piano, di stampo business, si caratterizza per 4 GB di RAM e per 120 GB di spazio online. Ottimo anche questo. Nulla da ridire. Il tutto a 60 dollari al mese.
Infine, la versione di stampo enterprise, indirizzata alle aziende in larga prevalenza, propone 8 GB di RAM, 240 GB di storage online. Il tutto alla cifra di 120 dollari al mese.
Anche in questo caso, l’offerta commerciale in termini di prezzi targata SiteGroud è molto più vantaggiosa.
Passando alle recensioni che si leggono sui vari siti a tema, è possibile asserire che, in linea di massima, DreamHost incassa il consenso dell’end-user. Dando una scorsa ai punteggi di Trustpilot, quel 4,7 su 5 non lo porta molto lontano da SiteGround. La velocità di caricamento delle pagine web, dovuta alla localizzazione dei server in Europa, è particolarmente gradita dall’utenza. Idem per ciò che concerne l’assistenza ai clienti, seppur con qualche piccolo passaggio a vuoto.
Ecco alcuni dei commenti presi qua e là nel mondo del web.
Ottimo servizio, davvero. Sono loro cliente da tre anni e solo una volta il mio sito è andato in tilt per 12 minuti. Li ho chiamati e mi hanno risolto il problema. Segnalo comunque che la velocità dei server di DreamHost è qualcosa che le parole non riescono a spiegare.
Nicola S. , 37 anni
Ho un sito internet dove vendo online fiori e piante. Non ho registrato alcun problema, se non in fase iniziale, dove per la migrazione ho dovuto aprire qualche ticket di troppo. Valido servizio di cloud hosting.
Andrea R. , 33 anni
Ho avuto due volte nel giro di un anno problemi con la PEC e con l’IP. Mi sono stati risolti e anche bene. Solo che di tempo ne hanno impiegato per me decisamente più del dovuto.
Enrico L. , 40 anni
L’esperienza con l’assistenza clienti non è stata delle migliori. Due ticket non sono stati presi in considerazione per un problema inerente all’errore 550 rcpt.
Gabriele M. , 39 anni
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3. Hostinger
Tra i brand storici nel campo del web e del cloud hosting. La sua creazione è datata 2004 in Lituania. L’uptime è del 99,99%. Quindi, il risultato è davvero ottimale: ciò significa che il sito internet, il blog o il negozio online ospitati da questo provider risultano stabili e molto (ma molto) difficilmente vanno in tilt. Da notare che Hostinger è l’unico operatore che propone un rimborso di 5 punti percentuali, rispetto al canone mensile versato, a fronte di una violazione dello SLA di uptime. Il caricamento delle pagine web del sito internet ospitato su Hostiger è di alto livello e solo leggermente indietro a quanto SiteGround propone.
Tuttavia, Hostinger è quello che più di tutti è in grado di avvicinarsi. Un host veloce, contraddistinto da un servizio di assistenza di alto livello. 24/7/365 proprio come ci si aspetta da uno dei migliori servizi di cloud hosting nel panorama internazionale. Il supporto è attivo via telefono, via chat e via ticket e l’affidabilità dello staff di assistenza è davvero considerevole, specie a fronte di problematiche che l’end-user non è in grado di affrontare in maniera autonoma.
I prezzi dei piani di abbonamento sono davvero irrisori. Si parte da 0,80 centesimi di euro al mese per coloro che cercano soluzioni basic nel mondo dell’hosting su cloud. 10 GB di spazio SSD offerti, larghezza di banda pari a 100 GB, certificato SSL e 2 database MySQL.
Salendo di livello, il piano Premium, disponibile a 2,15 euro al mese, propone 20 GB di spazio SSD, certificato SSL e assenza di limiti in materia di larghezza della banda e database MySQL.
Infine, il piano Business, disponibile a 3,45 euro al mese propone 100 GB di spazio su disco SSD, zero limiti in materia di database MySQL e di larghezza della banda. Ma soprattutto, backup automatici giornalieri.
Se la sfida sui prezzi con SiteGround finisce in parità, il pannello hPanel di questo servizio è troppo spartano e minimalista. Mancano totalmente le funzioni avanzate. Qui, SiteGround fa molto meglio.
Nelle recensioni, viene fuori che l’assistenza di Hostinger non sempre è il massimo. Prova lampante di qesto fatto è che il punteggio del provider si attesta su Trustpilot a 4,2 su 5. Il divario da SiteGround che è a 4,9 si evince in maniera palesa. Ecco, pertanto, alcuni commenti presi in giro per la Rete. Insomma, performance più o meno nella media, ma assistenza che a volte lascia un po’ a desiderare.
Esperienza che definire pessima è poco. L’assistenza offre un servizio non affatto in linea con le mie aspettative iniziali. Se scrivi in italiano, ti rispondono in inglese. Trasferire domini registrati in Italia con dominio .it nei server di Hostinger è un errore che va evitato a tutti i costi. Parte un’Odissea che ha inizio, ma non si sa quando finisce. Ci ho messo due mesi per venirne a capo. Mai più.
Francesca G. , 29 anni
Il prezzo basso fa da specchietto per le allodole. Meglio non farsi abbindolare. Assistenza pessima.
Ciro D. , 40 anni
5 anni che sto con loro e non ho mai avuto nulla da ridire. La migrazione mi è stata gestita come meglio non si poteva.
Roberto N. , 40 anni
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4. Keliweb
Considerato uno dei migliori hosting italiani in assoluto, soprattutto per ciò che concerne la sua natura cloud. Che tu abbia un sito in formato WordPress o Joomla!, che tu abbia puntato su Magento oppure su Prestashop per quanto riguarda l’e-commerce, c’è da dire che Keliweb il suo lavoro lo svolge praticamente in maniera impeccabile. Convince, specie in Italia, per tutta una serie di motivazioni che andiamo a presentare in rapida carrellata.
Partiamo proprio dall’assistenza ai clienti che non sarà come quella di SiteGround, uno dei pochi provider a garantirti supporto tecnico h24, 7 giorni su 7 (festivi inclusi). Nel caso di Keliweb, invece, l’assistenza è attiva dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 15:00 alle 18:00. Naturalmente, in italiano via telefono al numero verde 800.97.40.99. In alternativa, contattare il reparto di customer service è cosa fattibile anche via e-mail, via ticket o mediante chat.
Questa compagine italiana è una delle poche che non si pone problemi nell’indicare specifiche e caratteristiche dei loro server. Per saperne di più, pertanto, ti invito caldamente a collegarti sulla loro homepage. Le performance dei server di Keliweb, comunque, sono di altissimo livello. Se ciò è possibile, lo si deve al datacenter DC2 che, in termini di SLA, consegue risultati superiori allo standard del 99,99%.
Passiamo ai prezzi dei piani di abbonamento. Ve ne sono ben quattro, se opti per Keliweb come cloud hosting. KeliUser è la versione basic. Disponibile a 19,90 euro all’anno + IVA, si contraddistingue per 2 GB di spazio online, 10 caselle di posta elettronica, 1 database MySQL, supporto SSL e http/2.
Il secondo piano di abbonamento, KeliPro, è di stampo professionale. Con 4 GB di spazio SSD, 5 database MySQL, 50 caselle di posta elettronica, supporto SSL e http/2. Il tutto a 39 euro all’anno + IVA.
Il terzo piano di abbonamento, KeliCMS, è la soluzione ideale per i CMS. Il supporto Node.js è un valore aggiunto tutt’altro che indifferente. Non passano poi di certo inosservati i 10 GB di spazio SSD disponibili. Infine, sia le caselle di posta elettronica che i database MySQL sono illimitati. E per 59 euro all’anno + IVA, il prezzo è di livello.
Concludiamo con l’ultimo piano di abbonamento, KelliSSL, contraddistinto da un livello di sicurezza ampiamente superiore alla media, come ci si aspetta da una proposta top di gamma: con un IP dedicato e l’SSL premium, le prestazioni offerte sono il non plus ultra. Per ciò che concerne lo spazio disposizione, c’è da constatare che i 500 GB su SSD sono un upgrade davvero rilevante. Il tutto a 199 euro all’anno + IVA.
Denominatore comune dei quattro piani di abbonamento targati Keliweb è che il dominio scelto è gratis per sempre.
Passiamo alle recensioni. Keliweb fa incetta di feedback positivi nel mondo del cloud hosting, ottenendo lo stesso punteggio su Trustpilot di SiteGround: 4,9 su 5. La vera differenza è di fatto principalmente nell’assistenza in italiano non propone un servizio attivo ininterrottamente. Ok, non è poco, ma in quanto a performance e a competitività dei prezzi dei piani di abbonamento e, Keliweb ha di sicuro contribuito ad alzare l’asticella nel mondo del cloud hosting.
Ecco alcuni commenti presi dalle community tematiche e dai forum dedicati.
Mai avuto dubbi sul fatto che Keliweb rientri di diritto nella lista dei migliori servizi di cloud hosting. E non solo nel panorama nazionale e in riferimento a WordPress. Sto con loro da tre anni e non ho mai avuto problemi. Consigliatissimi.
Annalisa S. , 30 anni
Purtroppo, non parlo inglese. E nell’unica volta in cui il mio sito web è andato in tilt, di sabato, ho dovuto attendere il lunedì successivo. Comunque, mi hanno aiutato ed è stato l’unico problema avuto in quattro anni. Ergo, li consiglio.
Andrea V. , 56 anni
Non ho proprio nulla da dire sulla qualità impeccabile del servizio offerto. Qui, dò il massimo della valutazione in termini di punteggio. Però, i prezzi sono un po’ più alti della media.
Francesco T. , 32 anni
Sono passato da un altro provider italiano, con cui non mi sono trovato affatto bene, a loro. E mai scelta fu così felice. La migrazione è stata gestita in maniera estremamente professionale. Per un piccolo e-commerce, come il mio, la cosa è importante. Poter contare su un servizio di assistenza in italiano che si fa premura nel risolvere i problemi è davvero roba tutt’altro che di poco conto. Fossero attivi h24 sarebbe stato meglio. Ma ci si accontenta.
Giorgio R. , 41 anni
Ho provato tanti servizi di cloud hosting, sia italiani che stranieri. Alla luce della mia esperienza, Keliweb è quasi come SiteGround e ampiamente migliore rispetto a brand più conosciuti. Ho 6 siti internet e li ho divisi in 3 e 3 tra questi due portali. Insomma, del marchio italiano posso solo parlarne bene.
Walter G, 39 anni
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5. Kinsta
Concludiamo la lista dei migliori cloud hosting con Kinsta, una soluzione che, in estrema sintesi, si contraddistingue per velocità ai massimi livelli e sicurezza oltre alla media. Trattasi di un servizio di cloud hosting che si prepone l’ambizioso obiettivo di interfacciarsi più o meno con tutti i professionisti che vogliono il meglio delle performance dal loro sito web, dal loro blog e dal loro negozio online. L’impiego di tecnologie all’avanguardia del calibro di PHP 7,3, di Container LXD e di NGINX contribuisce a dare valore aggiunto all’offerta commerciale di Kinsta. Anche i 20 datacenter Google, dislocati un po’ dappertutto, si rivelano imprescindibili per le prestazioni del sito internet di turno. In quanto a sicurezza, menzione speciale la meritano a nostro giudizio sia il supporto SSL che i firewall DDoS che bloccano ogni minaccia. D’altronde, con un uptime vicinissimo al 100%, occorre solo constatare la bontà de lavoro svolto dallo staff di Kinsta.
Con un’assistenza tecnica che in italiano è disponibile dalle 8 alle 4 con la nostra ora solare o dalle 9 alle 5 con la nostra ora legale, c’è solo da essere soddisfatti. L’assistenza in inglese, invece, è attiva ininterrottamente.
Per ciò che concerne i prezi dei piani di abbonamento, ce ne sono di diversi e per tutte le esigenze. Quello entry level va da 30 dollari al mese, quindi ben oltre quanto propone SiteGround, mentre quello top di gamma, di natura enterprise, ne costa 300. Ma merita davvero.
In riferimento alle recensioni, Kinsta e la sua offerta commerciale si ritagliano un ruolo da attori protagonisti nel cmpo del cloud hosting. Qualità dell’assistenza tecnica e prestazioni di livello portano Kinsta ad esempio ad un punteggio di 4,7 su 5 su Trustpilot. Resta comunque al di sotto di SiteGround non solo per i prezzi meno competitivi, ma perché l’assistenza in italiano non copre l’intero arco della giornata.
Conclusioni
Come avrai potuto constatare, non c’è alcun dubbio sul fatto che Kinsta, Keliweb, Cloudways, Hostinger e DreamHost rientrino di diritto fra i migliori cloud hosting sulla scena internazionale. Non è solo per una questione di competitività dei prezzi, di targettizzazione dei piani di abbonamento offerti, di funzioni, di velocità di caricamento delle pagine web, di prestazioni in generali, di qualità del lavoro offerto dall’assistenza e di tempestività negli interventi. Tuttavia, è innegabile che SiteGround, ad oggi, sia almeno una spanna (e in alcuni casi anche due) sopra questi competitor che comunque si fanno valere nel mercato degli hosting su cloud.
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