Esempi di Copywriting: Titoli, Headline, Descrizioni

Titoli ad effetto, originali, creativi, chiari e contenenti le keyword del tema che intendi presentare ai lettori, headline che sappiano catturare l’attenzione dei visitatori del blog o del sito internet per cui scrivi e descrizioni sintetiche e precise che sappiano comunicare il massimo dei contenuti con il minimo delle parole sono alcune delle chiavi di volta per avere successo nel ramo del copywriting.

Dopo aver presentato questi concetti in linea generale, anche al fine di chiarire le idee a chi si accinge a lavorare nella mitica SEO, presenteremo tutta una serie di esempi concreti, decisamente utili al caso, specialmente nella circostanza in cui la tua aspirazione massima sia quella di trovare la giusta formula per dare una spinta propulsiva alle tue conversioni.

Titolo: come realizzare un titolo a regola d’arte?

Poniamo la domanda al negativo, soffermandoci su cosa è meglio non fare. Rispondiamo dicendo che se si presenta il titolo in maniera raffazzonata e per nulla comprensibile, i lettori che per puro caso si sono imbattuti nella pagina web di turno, non rimetteranno quasi sicuramente più piede sul blog o sito internet in questione.

Un titolo poco attrattivo poi è un altro errore madornale, spesso commesso da chi scrive. In questo caso, il visitatore sbatte letteralmente la porta e saluta. E se fai anche e-commerce, l’errore è duplice, perché oltre ad aver perso un lettore, hai detto addio ad un potenziale cliente.

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Altro errore tassativo da evitare è quello di scrivere titoli fasulli, vale a dire sensazionali che promettono imprese mirabolanti oppure che anticipano fatti accaduti, ma non descritti bene. La strategia del clickbait, volta ad acchiappare i click, andando ad attirare quanti più internauti possibile, è un altro clamoroso autogol da evitare.

Sulla stessa falsariga di quanto detto, anche mettere un’immagine fasulla o il fotogramma di un filmato, dove si grida allo scandalo, al meno scopo di avere più visite, è un errore che non va fatto. Risultato è che la fonte, in seguito, verrà giudicata inattendibile. Quindi, tirando le conclusioni, il titolo deve rispecchiare il contenuto, anticipandolo e destando curiosità ed interesse tra chi si accinge a leggere quanto scritto su internet.

Nel momento in cui, ad esempio, devi titolare un articolo, è fondamentale avere una certa empatia nei confronti dei tuoi lettori.

Un esempio a tema potrà rivelarsi di sicuro utile. Supponiamo che tu abbia un sito internet o un blog a carattere informatico e vuoi scrivere una guida sul trasferimento di foto da Android ad iPhone. La guida risulta di sicuro interesse, visto che oggigiorno il cambio di smartphone, specie tra le giovani generazioni, avviene con una certa frequenza. Lo stesso dicasi per il cambio di sistema operativo mobile.

Come titoleresti la tua guida? Bene, un titolo perfetto potrebbe essere: Come trasferire foto da Android a iPhone. In questo modo, ti sarai focalizzato sulla procedura generale e avrai raggiunto un target decisamente vasto. Se vi sono 366.000 risultati circa in riferimento alla suddetta query, beh … renditi conto che la concorrenza è considerevole. Quindi, raggiungere la prima pagina di Google o di un altro motore di ricerca su una tematica su cui si sono scritti fiumi di inchiostro, risulta piuttosto difficile. Nonostante il titolo sia stato scritto bene.

Se inizi ad essere già più specifico e a scrivere: Come trasferire foto da Android a iPhone Bluetooth o Come trasferire foto da Android a iPhone con Bluetooth avrai scritto altri due titoli, sempre ottimizzati SEO, ma ancora più specifici, visto che hai indicato l’opzione Bluetooth invece che quella via computer o manuale. Di risultati ce ne sono di più, visto che nel primo caso se ne contano circa 2.000.000 e nel secondo addirittura 612.000. La parola Bluetooth indica una modalità con cui è possibile centrare appieno l’obiettivo in oggetto. Contribuisce a dare una specifica in più a chi digita la query su Google o sul motore di ricerca.

In questo caso, il lettore di trova dinanzi al titolo del classico tutorial How to … volto a dare informazioni pertinenti su un dato argomento. Il titolo è scritto bene, perché conciso e, inoltre, contiene le parole chiave. Anticipa al lettore il contenuto che troverà.

Anche se si toglie il come dal titolo e si scrive una delle sue varianti, vale a dire

  • trasferire foto da Android a iPhone
  • trasferire foto da Android a iPhone Bluetooth
  • trasferire foto da Android a iPhone con Bluetooth

l’intento viene centrato appieno e risulterebbe ugualmente SEO friendly.

Lo stesso non si può dire invece per titoli come Trasferimento foto da Android a iPhone con Bluetooth, visto che nel tutorial How to … si indica il come portare a termine un compito. Dopo il come, è preferibile usare un verbo piuttosto che un sostantivo.

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In ottica SEO, inoltre, è bene evitare parole inutili nel titolo

Come fare il trasferimento foto da Android a iPhone non risulterebbe una scelta saggia in termini di ottimizzazione del titolo.

Nella scrittura di un titolo, in ottica SEO, abbiamo visto adesso il caso del tutorial.

Vediamone altri a tema:

  • Come liberare spazio su iCloud
  • Come configurare Alexa
  • Come dimagrire in 2 settimane
  • Come superare la timidezza
  • Come andare sui roller
  • Come scoprire password wifi o Come scoprire password wifi Android
  • Come raggiungere Lampedusa
  • Come creare un sito web professionale o Come creare un sito web con WordPress

Tuttavia, sul web non ci sono solo le guide.

Ad esempio, quando si desidera scrivere un testo sulle reali motivazioni per cui valga la pena fare una scelta oppure un post sui consigli, sulle strategie, sulle soluzioni, sugli errori è scelta opportuna partire con un numero all’inizio.

Esempi titoli ben formulati in ottica SEO sono i suddetti:

  • 3 errori da evitare a lavoro
  • 3 errori comuni che si fanno nelle potature
  • 3 cose da tenere in privato
  • 5 consigli per depurare il corpo
  • 5 consigli per essere felici
  • 5 consigli per dormire bene
  • 5 consigli per vivere bene
  • 5 modi per cucinare le patate
  • 5 modi per mescolare le carte
  • 5 trucchi psicologici che usano i ristoranti
  • 5 abitudini che disattivano i pensieri negativi
  • 5 abitudini alimentari da evitare
  • 10 sintomi della depressione
  • 10 elementi che influenzano la qualità della vigna
  • 10 cose da vedere a Napoli
  • 10 cose da fare quando ti annoi
  • 10 motivi per cui i videogiochi fanno male
  • 10 motivi per vivere in campagna

A metà del guado

  • Come cambiare vita in 10 mosse
  • Come aprire un e-commerce in 4 step
  • Come formattare il pc in meno di un’ora

Denominatore comune di questi titoli di successo sul web è che è sin dal primo colpo d’occhio, il lettore sa già cosa aspettarsi. Insomma, il titolo ha un sapore anticipatorio.

Dà un’occhiata a quanti risultati sono su Google!

Con headline di questo genere, in qualità di copywriter per il web, sarai stato in grado di convogliare l’attenzione dei lettori sui contenuti, di invitarli a cliccare sul risultato presente nel motore di ricerca e, di fatto, a farli entrare sul blog o sul sito internet per cui scrivi (quindi, avrai ottenuto un visitatore) e a fagli leggere quanto meno il primo paragrafo. Poi, se il testo sarà stato scritto bene, se risulterà ben formulato in italiano, se presenterà tutti i criteri di leggibilità ai massimi livelli (tag h2 e h3), parole chiave ben evidenziate in grassetto, spazi tra i paragrafi, riuscirai a raggiungere appieno la target audience verso cui dimostri il massimo interesse.

Hai idea di quanti soldi puoi risparmiare con un titolo scritto a regola d’arte, tanto per dirne una, nel momento in cui fai affiliate marketing e ti servono visite, affinché i lettori possano cliccare sui banner inseriti nelle pagine web del tuo blog o sito internet per poi procedere all’acquisto di turno? E il suddetto discorso è valevole anche quando di occupi di pianificare una campagna di social media marketing o ancora le attività di SEO.

Come già anticipato, essere empatici è un quid in più per chi scrive. In qualità di copywriter della Rete devi, partire dall’assunto di fondo che dell’approvazione di tutti non te ne fai pressoché nulla. Quella che ti serve alla base dell’esito positivo dei tuoi risultati è intercettare il target di riferimento. Quando fai e-commerce, la cosa è ancora più evidente. Sappiamo benissimo come le campagne di article marketing oggigiorno vanno per la maggiore anche nell’ottica della crescita del business sia delle grandi multinazionali che delle PMI, start-up e aziende a conduzione familiare su tutte. Quindi, con un titolo ad effetto, puoi portare sul sito o sul blog nuovi lettori che potrebbero diventare fan dei tuoi clienti, iscriversi alla loro newsletter per rimanere aggiornati sulle ultime novità appena programmate o diventare follower del loro canale Twitter, interagire su Instagram rilasciando un commento, inserire un like su Facebook, fare un acquisto e via dicendo.

Addentriamoci nei dettagli, facendo riferimento a casi concreti che puoi vedere in prima persona, nel momento in cui un tuo cliente decide di lanciare una nuova campagna pubblicitaria su Facebook Ads. Target di riferimento è costituito dagli individui che mirano a perdere peso ricorrendo ad una dieta sana ed equilibrata. Ora che, con la supervisione del dietologo di turno, è stata messo giù il testo, ti serve un titolo ad effetto. Come convoglieresti l’attenzione dei lettori? Come speri che questi ultimi possano leggere effettivamente il contenuto su cui punti forte?

Segreto fondamentale per avere successo, come già anticipato, è essere diretti, concisi e chiari. Nella circostanza in cui il titolo in questione fosse, Ecco le cose che il tuo medico di fiducia non ti dice, non è chiaro il focus dell’articolo, ossia il dimagrimento. Non è escluso, comunque, che l’articolo desti interesse agli occhi dei lettori. D’altronde, il titolo non lascia intendere quali sono le cose che il dottore non ti sta rivelando e quindi qualcuno potrebbe essere seriamente interessato a conoscere quali sono. Tuttavia, come premesso, non centrerai il target. A cliccarci su, pertanto, non saranno solo coloro che mirano a scendere di peso. Risultato? A causa di un titolo sbagliato, il cliente perderebbe una quota considerevole del suo budget. Onde evitare di bruciare soldi, i titoli vanno scritti a regola d’arte.

Ecco le 3 strategie di dimagrimento di cui tutti i medici stanno parlando. Perdere 5 chili in 2 settimane si può!

Con un titolo come quello appena indicano, non dilapiderai gli investimenti e avrai fatto di certo meglio. Occhio però al fatto che il titolo sia realistico. Le strategie di dimagrimento in questione devono essere abbastanza attuali (poco importa se i medici non ne parlano adesso … cosa ne può sapere il lettore medio?). In caso antitetico, corri il serio rischio di andare incontro alla logica acchiappaclick che non paga.

Titoli in questione, scritti bene, in maniera chiara, non solo catturano l’attenzione di chi naviga su internet, ma portano valore giunto ai tuoi volumi di affari. Poco ma sicuro.

Headline di successo: alcune regole basilari

Con un titolo scritto come si deve, il lettore è invogliato a cliccarsi su nel momento in cui fa la sua query sul motore di ricerca e lo nota nel mare magnum delle alternative innumerevoli. Tuo obiettivo è quello di indurlo a fargli leggere il primo paragrafo, come minimo.

Affinché ciò si verifichi vi sono alcune regole basilari che, per via del loro potere magnetico, attirano l’attenzione di chi cerca informazioni online. Per essere perfetto, un titolo deve essere il più unico e specifico possibile, oltre che apparire utile e creare un bisogno di urgenza imminente. Per il titolo, non è necessario sempre avere tutti questi 4 aspetti contemporaneamente. Se ce li ha, comunque, trattasi dell’headline perfetta.

Un titolo unico ti differenzia da quello della concorrenza. Nell’era della comunicazione, l’entropia è uno dei problemi più frequenti. Vediamo ad ogni ora del giorno pubblicità dappertutto. In tv, su internet, sui cartelloni affissi dovunque e via dicendo. A fine giornata cos’è che il soggetto, bombardato di continuo, ricorda effettivamente? Sostanzialmente, poco e nulla. Sta a te bypassare le sue barriere a livello di attenzione con un titolo ad effetto e unico. Ciò che comunicherai con l’headline non saranno le solite cose. Il tono di voce differirà dalla concorrenza. Se con un titolo scritto come si deve, sarai stato in grado di farti notare dal lettore di turno, avrai fatto bingo. E la cosa sarà ancora più evidente se il titolo resterà impresso nella sua mente in un determinato lasso di tempo.

Chi è specializzato nellaffiliate marketing, se intende pubblicizzare il suo core business, può scrivere un titolo come: Scopri come ho fatto a guadagnare più di 7.000 euro in 2 mesi di affiliazioni. Cosa, come e quando. Titolo ineccepibile per precisione e unico. Chiaramente, deve essere veritiero e non la classica bufala che spesso, purtroppo, ci capita di visualizzare in Rete.

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Anche la specificità ricopre una certa importanza a tema.

Strategia alle spalle di questo titolo è la seguente: identificazione delle buyer personas. Definizione di una soluzione concreta. Presentazione chiara dei suoi vantaggi.

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Nell’e-commerce, ad esempio, un problema frequente che chi vende online si ritrova ad affrontare è quello inerente all’abbandono del carrello. Spesso, l’internauta sceglie un oggetto di suo gradimento, lo mette nel carrello e poi, per un motivo o per un altro, ci ripensa, magari viene distratto e non conclude la transazione. Che guaio, vero? Un titolo a tema potrebbe essere: Carrello abbandonato? 5 consigli per arginare le perdite.

In alternativa: Scopri come convertire i carrelli abbandonati e aumentare le vendite del 10%.

Ora, quando si scrive di carrelli abbandonati, non tutti sanno di cosa si parla. L’e-commerce non è ancora una materia così di massa. Tuttavia, in questo caso, con un titolo così specifico l’audience manifesterà il suo interesse e approfondirà la cosa.

Un titolo che comunica un imminente bisogno di urgenza, ha una marcia in più. Se il testo è orientato all’e-commerce, dare priorità alla soglia di tempo, puntando sulla cosiddetta offerta d’oro apporta benefici interessanti. Vuoi alcuni esempi?

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Last but not least, i vantaggi dell’offerta devono essere chiari sin dal titolo. Poi li presenterai tutti in maniera completa nell’articolo, dove la call-to-action non deve mai mancare.

D’altronde, perché mai i lettori dovrebbero palesare il loro interesse per quanto scrivi, se non hai un serio vantaggio da proporgli concretamente. Non dimenticare che nel momento in cui il lettore di turno visualizza i contenuti, investe qualcosa di molto più prezioso del denaro: il suo tempo. Questo, infatti, non solo non torna indietro, ma poteva essere destinato ad altro.

Sulla stessa falsariga di quanto già indicato più volte, i vantaggi devono essere reali. Esagerare e promettere più del dovuto, nell’era dominata dalla Rete, è un errore clamoroso e imperdonabile. Si viene smascherati subito. E un copywriter deve sempre fare l’interesse dei suoi clienti. Onde evitare che l’internauta, il lettore, il prospect o il cliente vadano incontro a serie delusioni (nulla di peggio), punta sempre su un titolo vero.

  • 5 alimenti che contengono proteine
  • 10 ingredienti ricchi di fibre
  • 5 strategie di didattiche che forse non conosci
  • 3 strategie per aumentare i clienti
  • Metodo sbianca denti: scopri cosa si è inventato una casalinga di Roma
  • Il rivoluzionario metodo per non russare più. Il farmaco all’avanguardia fatto in casa

Il vantaggio qui è implicito, solo se sei parte integrante del target alla ricerca di informazioni attinenti e non un lettore che ha effettuato l’accesso al contenuto in questione per puro caso.

Keyword

Passiamo alle parole chiave. Il titolo, anche il migliore, è nullo e non sortisce alcun effetto se le parole chiave non sono ottimizzate e distribuite in maniera omogenea e con estrema naturalezza all’interno del testo. Partiamo con ordine. In passato, il web copywriter, prima che scrivere per i lettori, lo faceva per Google e per i motori di ricerca: con l’intento di far apparire i suoi scritti nelle prime pagine, imbottiva il testo di parole chiave che aggiravano tutte le regole grammaticali. Risultato? Il lettore a volte manco capiva, tuttavia il testo era ottimizzato su Google e il sito ne beneficiava in termini di visite. Poi, c’è stato un cambiamento radicale: con l’evoluzione dell’algoritmo, i motori di ricerca si sono fatti più intelligenti, penalizzando il keyword stuffing.

Tralasciando le stopword, in un testo, la percentuale di parole chiave ideale si attesta attorno all’1%, variabili incluse.

Se ad esempio scrivi di e-commerce, un articolo su come aumentare i follower su Instagram, potrà presentare anche un paio di volte la parola chiave follower. Poi, modificarla con seguaci o con fan può essere una soluzione utile.

Sostituire il verbo aumentare con incrementare può variare il contenuto. Insomma, le keyword vanno dosate con sapienza. Inserendole all’inizio, a meta e alla fine del testo, oltre che nei titoli dei paragrafi, in tag H2, o ancora dei sotto capitoli, in tag H3, apporta benefici non indifferenti. Occhio solo a favorire il loro posizionamento naturale e non artificioso. Un testo scritto bene ne trae giovamento in termini di ottimizzazione sui motori di ricerca.

Chiaramente, anche nelle descrizioni, le parole chiave devono essere presenti e ben evidenti. Spesso, sui motori di ricerca, il lettore non ha tempo e cerca le informazioni che gli servono proprio nelle descrizioni. Se saranno coerenti con le parole chiave e con il titolo, il lavoro sarà stato svolto egregiamente.

Conclusioni

Le dritte appena presentate non vogliono essere regole auree da seguire a tutti i costi, ma sono solo alcuni esempi dove piccoli accorgimenti possono fare davvero la differenza nel mondo della SEO. Un titolo rivisto e ottimizzato, il dare priorità al cosa, al tempo e al luogo, l’indicazione dei benefici concreti, evincibili sin da subito nella headline o ancora il corretto posizionamento delle parole chiave possono fare davvero la differenza.

Quello della SEO copywriting è un mondo in costante evoluzione.

I cambiamenti sono frequenti e quando avvengono si manifestano in modo intenso. Non si tratta solo di tecniche di scrittura, ma anche di aspetti tecnici. In primis, l’algoritmo di Google. Presta, perciò, sempre massima attenzione ai dettagli e non avere timore nello sperimentare.

Un abile copywriter non deve mai restare nella sua zona di comfort, ma al contrario deve sapersi muovere, esplorando nuovi orizzonti, utilizzando uno stile di scrittura persuasiva che metta in buona luce il brand per cui collabora o il prodotto che mira a promozionare al meglio.

E questo, lo si può fare solo se non si hanno ostacoli in fase di sperimentazione. Capire cosa non va, a volte vuol dire incorrere in errori. Ed è in queste fasi che si apprende ancora di più. Combina varie alternative e vedi come fanno. Il sito funziona e il numero di click è in aumento?

Benissimo, ma tieni sempre a portata di mano uno o più titoli alternativi. Il motivo è semplicissimo. Sul web i trend cambiano in costante. Ergo, saper anticipare lo scenario critico, dimostrandosi proattivi, è una dote che nel copywriting bisogna avere.

Nel 2020, hai promozionato, con successo gli abiti di colore turchese di un noto brand di abbigliamento che ha aumentato le vendite del 10% grazie al tuo prezioso lavoro. Tuttavia, non è detto che con la stessa strategia tu riesca a spuntarla ad un anno di distanza, quando il colore più di moda potrebbe essere ad esempio il viola. Sperimenta. Di formule magiche non ce ne sono. E ricorda: nessuno deve conoscere il mercato e il target di riferimento bene quanto te!

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