Che cos’è il media buyer
Sommario
Il media buyer è una figura che opera nell’ambito dell’advertising management, cioè nella gestione della pubblicità per conto di aziende per la promozione dei loro prodotti e servizi. Si tratta di un soggetto che svolge l’attività indicata con il termine omonimo. Nello specifico si occupa di acquistare per conto delle aziende spazi pubblicitari e traffico sui diversi media in base alla strategia marketing elaborata. L’obiettivo è aumentare la visibilità degli articoli da promuovere ed effettuare un adeguato posizionamento dell’impresa cliente.
In questo modo è possibile veicolare il traffico degli utenti verso offerte in affiliazione oppure su campagne pubblicitarie specifiche. In genere il media buyer opera all’interno di centri media che operano per conto di aziende di grandi dimensioni e si occupano dell’allocazione dei budget pubblicitari. Tuttavia è possibile che le imprese inserzioniste prevedano questa figura all’interno della propria organizzazione. Di conseguenza si configura come il responsabile specifico per il controllo e la gestione di tutte le attività di media buying.
Si ricorda che gli spazi pubblicitari possono essere acquistati su qualunque mezzo di comunicazione a seconda della strategia marketing che si vuole realizzare. A seconda del veicolo prescelta variano i costi, le logiche di buying (che possono essere digitali, tradizionali oppure una combinazione di entrambe le modalità), il target di riferimento e il programmatic buying.
Altri aspetti da considerare sono la durata della campagna pubblicitaria che si vuole effettuare, gli obiettivi che s vogliono raggiungere e le caratteristiche del mezzo di comunicazione prescelto. inoltre il media buyer può operare anche nel settore delle affiliazioni e dell’affiliate marketing.
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In questo caso il suo compito risulta essere quello di effettuare una ricerca riguardante il traffic sources perchè il traffico deve essere veicolato a favore delle campagne promozionali che si stanno mettendo in atto. In questo caso si tratta di un lavoro di team e si basa sulla selezione di pubblico, target di riferimento e interessi. L’obiettivo è creare le inserzioni promozionali sulle diverse traffic source integrate nella strategia marketing oppure creare sfruttare la lookalike di Facebook per raggiungere audience profilati. Lo stipendio di un media buyer varia a seconda dell’esperienza e del suolo che svolge. In genere negli Stati Uniti i guadagni mediamente vanno da 53.000 a oltre 79.000 dollari. Comunque queste ultime cifre vengono guadagnate soltanto da figure senior con un’anzianità di 10-20 anni.
Come lavora un media buyer
L’attività di media buyer può essere scolta anche dalla figura che si occupa della landing page, del software di cloaking e di quello di tracking.
In altri casi, soprattutto nelle agenzie di comunicazione e nei dipartimenti marketing delle grandi aziende, ogni ruolo prevede specifiche mansioni così da velocizzare i processi. Il lavoro del media buyer consiste nella creazione di target market mirati e precisi per massimizzare le conversioni.
Con questo termine si indicano il target da raggiungere nel corso della strategia marketing, cioè la tipologia di utenti che rappresentano l’audience ideale per i servizi o i prodotti reclamizzati.
Questa operazione si svolge attraverso la creazione di buyer personas, i profili dei prospect tipo dell’azienda. Si tratta dei profili degli acquirenti tipo, realizzati tenendo in considerazione le caratteristiche demografiche, la fascia economica, gli interessi, le preferenze e le attività nel tempo libero.
Sapendo a quale tipologia di utente bisogna rivolgersi è un passo fondamentale per strutturare al meglio le inserzioni pubblicitarie, così da incrementarne le performance e il livello di conversione in acquisti veri e propri. L’attività riguardante la creazione dei target market si basa su diverse fasi, ognuna delle quali presuppone un attento lavoro di analisi. Nello specifico si ha:
– una prima fase di brain storming. Bisogna analizzare l’età, il genere, gli interessi, la disponibilità economica, gli hobby e i media utilizzati dall’utente tipo dell’azienda da pubblicizzare. Una volta creati vari profili che riflettono gli interessi dei consumatori si determina il target market di riferimento. In alcuni casi il media buyer decide di selezionare inizialmente un target più ampio grazie a Facebbok Ads e successivamente restringere la profilazione in base ai dati raccolti;
– la fase delle ricerche di mercato, per verificare quali sono gli argomenti che interessano maggiormente i consumatori, le loro aspettative e le domande più frequenti. Un notevole aiuto è rappresentato dai dati di tool di ricerca e social media, come Facebook, Google e YouTube;
– la pianificazione della campagna marketing.
La pianificazione della campagna di media buying
Per pianificare la campagna marketing il media buyer deve scegliere i canali media da utilizzare (social media, web, radio, stampa, televisione, cartelloni pubblicitari) a seconda di quali sono quelli maggiormente utilizzati e considerati al target di clientela a cui ci si rivolge.
A questo punto si determinano quali siano i punti di forza del servizio oppure del prodotto da promuovere e si acquistano gi spazi pubblicitari sui media prescelti in base alla strategia marketing impostata. Le inserzioni e le landing pages devono essere semplici da comprendere, in grado di attirare l’attenzione degli utenti, creative e dotate di call to action chiare e dal forte significato.
La campagna deve essere costantemente monitorata per verificare i risultati e il loro andamento. Solo in questo modo è possibile effettuare tempestive correzioni, riducendo l’esposizione sui canali che hanno prestazioni inferiori alle previsioni o modificare il messaggio della campagna per intercettare meglio il proprio target.
Al tempo stesso il monitoraggio continuo consente di scalare la campagna quando si ottengono risultati soddisfacenti: lo scopo dell’aumento del budget da dedicare agli strumenti identificati è raggiungere un maggiore acino di utenza (sempre all’interno del proprio target) e generare più conversioni. Si ricorda che sono previste altre due fasi nel caso in cui il media buyer operi nell’ambito dell’affiliate marketing.
Il primo passo consiste nell’identificazione della campagna da promuovere, cioè del servizio o prodotto da promuovere e che può generare per l’azienda un ROI. Quindi si stabilisce, insieme al network di affiliazione, il testing per avere i dati con cui strutturare la campagna di affiliazione successiva.
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