Storytelling che cos’è? Esempi di come si fa

Che cos’è lo storytelling?

Nel mondo del marketing, una delle strategie maggiormente in voga, allo stato attuale delle cose, è di certo quella dello storytelling. Di cosa si tratta? In primo luogo, lo storytelling viene considerato al tempo stesso come una preziosa arte antica e come un’espressione umana dall’alto contenuto emotivo.

Addentrandoci nei particolari, si ha a che fare con una narrazione interattiva, incentrata sul ricorso a parole e ad azioni, volte a rivelare gli elementi di una storia, incentivando l’immaginazione di chi ascolta. Nel marketing, le imprese hanno capito che la loro storia ed i loro valori vanno raccontati a regola d’arte, affinché possano nutrire chance elevate di successo presso il target di riferimento.

Il ricordo dei contenuti, di fatto, appare più facile se i contenuti sono narrati in modo professionale e se il mix tra testo, immagini/foto, video è musica è più che mai esplosivo.

Viviamo nella società della comunicazione: tra messaggi pubblicitari in onda in radio e in tv o ancora annunci presenti sulla carta stampata, cartelloni, brochure, cataloghi, banner, link testuali, landing page e quant’altro, il risultato finale è che a fine giornata, chi è stato esposto a questo bombardamento mediatico difficilmente riesce a ricordare qualcosa.

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Affinché ciò non si verifichi, la narrazione di una storia è la scelta più saggia per far sì che l’ascoltatore apprezzi l’operato della realtà imprenditoriale che ne è protagonista e che alla fine il ricordo del brand risulti quanto più vivo possibile.

Con la narrazione di una storia dal forte impatto emotivo, si arriva subito alle orecchie di chi ascolta.

Se riesci a costruire una storia di successo, ricorrendo alla scelta delle parole giuste e delle immagini appropriate, all’interno di un filmato spettacolare, “condito” da una colonna sonora facilmente orecchiabile o ricordabile, avrai ottenuto il tuo intento: veicolare un messaggio diverso da quello proposto dalla concorrenza e generare un forte desiderio tra chi ti ascolta. Se il coinvolgimento è ai massimi livelli, infatti, otterrai un forte avvicinamento al tuo marchio.

Quali sono i fattori distintivi che contraddistinguono la tecnica dello storytelling?

  • Interattività
  • Utilizzo delle parole
  • Presentazione di una storia unica
  • Ricorso alle azioni
  • Stimolazione dell’immaginazione degli ascoltatori

Sostanzialmente, sono proprio questi i 5 fattori che caratterizzano la tecnica dello storytelling. In questo caso, vi è un rapporto one to many, tra il narratore (storyteller) e gli ascoltatori. Il modo con cui i destinatari si pongono nei confronti della narrazione finisce inevitabilmente per cambiare il senso della storia. Tocca infatti sempre ai destinatari immaginare la storia.

Prendere parte in questo mondo significa sfruttare al massimo i segreti della narrazione e l’efficacia di una buona comunicazione. Il pubblico, di fatto, deve emozionarsi e non apparire annoiato. Solo nel momento in cui si riesce a mantenere alta la soglia dell’attenzione dello spettatore con la narrazione di una storia, allora significa che chi fa storytelling ha lavorato davvero bene.

Desideri diventare uno storyteller di tutto rispetto? Il corso Roi Martin di Filippo Martin fa proprio al caso tuo

Se credi di essere nato narratore, se parli chiaro, se hai un lessico appropriato, se credi di poter avere il talento di tenere incollati alle tue labbra coloro che ti ascoltano o, di converso, se pensi che quest’abilità tu non ce l’hai, ma desideri acquisirla, beh … c’è un corso innovativo di cui tutti parlano: il Corso di Copywriting Persuasivo di Roi Martin.

Di cosa si tratta? Di un corso concreto, fatto di situazioni reali che possono accadere nella vita di tutti i giorni, aventi a che fare con la comunicazione digitale e anche con lo storytelling. A presentarlo è Filippo Martin, affermato professionista nel mondo della monetizzazione online.

Perché iscriversi a Roi Martin? Il motivo di base è che le tecniche di vendita sono cambiate e per avere successo, urge stare al passo coi tempi

Il motivo principale per cui vale la pena iscriversi a questo corso risiede nel fatto che vendere online oggigiorno non è più semplice come in passato.

La forte concorrenza tra gli investitori nella pubblicità online ha causato un aumento sostanzioso dei costi e non tutti possono permettersi il lusso di mettersi in gioco in questo contesto.

Specie le PMI che nel nostro paese costituiscono la spina dorsale del tessuto industriale.

Dato che sempre più imprese, professionisti digitali, addetti nel campo del marketing e appassionati di affiliazioni si occupano di vendere online, è scelta saggia iniziare a sondare strumenti alternative e tecniche all’avanguardia. Di rischi, infatti, ce ne sono a iosa: basta un minimo errore per beccarsi il ban su Google o su Facebook.

E così si perdono solo soldi. A volte, le conversioni ottenute sono ben lontane a livello numerico dalle ambiziose aspettative che ti eri preposto. E il rischio di andare incontro alla più totale delle delusioni ci sta tutto.

Ma a fronte di ogni crisi, si nascondono tutta una serie di opportunità. Sta a te il talento di fiutarle e di puntarci su. I numeri parlano d’altronde chiaro: negli ultimi anni, nonostante la crisi che ha attraversato molti settori, gli investimenti nella comunicazione digitale non sono affatto mancati.

E lo storytelling, in questo senso, rientra tra le strategie di maggiore successo, perché piace. Il motivo è che chi ci sa fare (non tutti, anzi pochissimi) possono ritrovarsi un ROI aumentato addirittura di 40 punti percentuali. Basta solo saper vedere oltre alle classiche sponsorizzazioni online e a mettere in pratica consigli di guru del settore. Di persone che realmente in questi anni hanno saputo monetizzare online ce ne sono davvero numerose in mezzo a tanta fuffa.

In tal senso, il corso Roi Martin merita speciale attenzione per quanto riguarda il modulo dedicato allo storytelling: dura poco meno di 2 ore e ti fornisce skill concrete su come organizzare una campagna di successo attraverso la narrazione di storie dall’alto impatto emozionale.

Com’è strutturato il corso copywriting persuasivo ROI Martin?

Il corso si articola in 10 parti. Nell’introduzione, ti viene spiegato come realizzare landing page di successo per vendere con efficacia i tuoi prodotti. Qui vedrai come evitare i ban e l’importanza dei test.

Nel modulo successivo, ti verrà spiegato lo scopo di ogni prodotto: perdita di peso, contrasto alla cellulite, ricrescita dei capelli. Ha successo nella pubblicità chi riesce ad impersonificare al meglio i dubbi amletici del target di riferimento, vendendo la giusta soluzione. Ad esempio, la torcia X-Light si conferma un arnese polivalente, in quanto può essere un ottimo strumento per evitare di stare al buio, a fronte di un blackout, o ancora per trascorrere momenti piacevoli in campeggio.

All’interno del terzo modulo, ti viene spiegata l’importanza dell’headline e come scriverle in maniera efficace, partendo da casi concreti. L’headline, però, è bene che tu lo tega a mente, non è solo testo, ma anche colori e ottimizzazione grafica.

Dopo l’headline è la volte di evidenziare l’importanza di un problema e di farlo ben presente al target di riferimento. Bisogna essere razionali, citando numeri e statistiche a sostegno di quanto evidenzi, senza destare il minimo sospetto che tu intenda persuaderlo.

Il quinto modulo è incentrato interamente sulla soluzione del problema. Il tuo prodotto va spiegato in maniera razionale, caratteristica dopo caratteristica. Dopo aver presentato ciò che fa la concorrenza, in qualità di venditore dovrai far presente che gli altri prodotti sono sì affidabili, ma non perfetti come quello che intendi vendere, in quanto è quest’ultimo la soluzione definitiva per il problema di turno. Chi ti ascolta apprezzerà infatti il tuo stile di vendita.

A supporto di quanto metti in evidenza, nella parte successiva ti toccherà evidenziare il perché il prodotto che intendi vendere ha così tanto successo. Citare numeri scientifici e il parere degli esperti, senza appesantire il discorso, darà un quid in più alla strategia.

Le battute finali del corso sono dedicate alle reali motivazioni per cui il cliente deve acquistare adesso e non in seguito. La cosa è frequente a fronte di indecisione e scetticismo. D’altronde, si sa, spesso i clienti sono di natura titubanti, perché, seppur inconsciamente, utilizzano strategie difensive e stanno sul chi va là, convinti che il venditore di turno possa approfittarne. L’offerta d’oro, in quest’ottica, si rivela alleata preziosa per chiudere la negoziazione.

Infine, una call to action di successo, ottenuta dopo vari test, la creatività per la massimizzazione sui click alla landing page e l’efficacia del copy, chiudono il corso.

A corso concluso, sta pure certo che anche tu avrai acquisito le competenze basilari per scrivere il testo della tua campagna pubblicitaria emozionale.

Cos’è che imparerai, iscrivendoti al corso Copywriting Persuasivo di Roi Martin?

Tutta una serie di tecniche scientifiche, perfettamente in grado di incidere sulle decisioni di acquisto di chi visualizzerà la tua storia emozionante

Esempi pratici che potrai utilizzare come spunti interessanti nella stesura di testi pubblicitari, nella stesura di didascalie o ancora nei testi dall’alto valore emotivo

Strategie di successo, nate da errori. D’altronde, è proprio con la logica del trial and error che sono nati numerosi casi di storytelling.

Insomma, con Roi Martin non sei dinanzi al classico corso teorico, poco spendibile, dove venderai ghiaccio agli eschimesi.

Ritornando allo storytelling, è bene porsi un quesito.

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Lo storytelling può essere intrecciato con altre forme di comunicazione?

Assolutamente sì! Di forme di espressione, in questo senso, ce ne sono davvero varie: suoni, immagini, musica, commedia, danza e dramma sono di certo quelle maggiormente ricorrenti.

Certo, la situazione è sempre fondamentale, visto che a volte la formalità può prevalere su no stile informale e viceversa. L’aspetto visual, in ogni caso, è quello che per forza di cose deve essere più curato. Solo in questo modo, i contenuti emozionali, a seguito della visione della storia, risulteranno ad alto impatto. Proprio così si scatenano le emozioni: il ricorso a foto di pregevole fattura e a video in alta risoluzione va sempre e comunque privilegiato. Ma anche il testo scritto ha la sua importanza, nel momento in cui ci sono da trasmettere valori degni di nota nell’ottica del to marchio. Lo stesso dicasi per i concetti e per le idee, utili per il tuo brand.

Storytelling e marketing: è nel mix dei giusti elementi che ha origine una strategia di successo. Specie a livello digitale!

Il concetto di storytelling applicato al marketing è molto più ostico, come argomento, di quanto effettivamente si possa presumere nell’immaginario collettivo. In primo luogo, va detto che vi sono dei punti a cui è bene attenersi. Trattasi solo della base di partenza. Non è di certo così che si è pronti per una storia di successo. Occorre, infatti, una solida base di partenza, costituita da un insieme di regole, fondamentali ai fini dell’organizzazione di una narrazione che porti sia all’azienda che al brand un vero e proprio valore aggiunto.

Vediamo pertanto alcuni esempi di come si fa storytelling

1. Trasmettere emozioni

Le emozioni sono il tratto distintivo di una storia di successo, perché finiscono per tenere gli ascoltatori incollati alla narrazione. È nel ricorso a soluzioni, a conflitti e a tensioni che si scatenano le grandi emozioni. E nello storytelling, è proprio così che si trasmettono.

2. Comunicare fiducia

Qui il ruolo del narratore e della reputazione aziendale è di vitale importanza. Con un narratore che ispira fiducia con il suo tono di voce e con una reputazione aziendale di ottimo livello, la realtà imprenditoriale che desidera fare storytelling ha dal lato suo già messo a segno due colpi importanti. Una tecnica di storytelling strutturata sul principio della fiducia contribuirà a rendere il tuo brand più conosciuto e più apprezzato agli occhi del grande pubblico. In qualsiasi rapporto, umano, lavorativo, collaborativo, non è un caso se la fiducia rientra tra quelli più utili affinché tutto funzioni a meraviglia. Ci vuole del tempo perché si instauri fiducia. Meno se ne perde e meglio è.

3. Utilizzare un linguaggio semplice e sintetico

Nella comunicazione occorre tagliare, non aggiungere. In una storia emozionante, a parità di contenuti, prevale la narrazione che comunica più valori, ricorrendo al minor numero possibile di parole. Chiaramente, per quanto specifico e appropriato possa essere, il linguaggio deve essere comprensibile per tutti.

4. Creare una relazione consolidata

Affinché la storia sia di successo assicurato, è sempre bene che il pubblico riesca ad identificarsi con i protagonisti della narrazione. Il motivo? Vuol dir che con lo storytelling, chi narra è stato in grado di trasportare i destinatari dei contenuti.

Questo è possibile solamente se il tono di voce del narratore appare immediatamente riconoscibile, ma soprattutto presenta connotazioni familiari.

Esempi di successo nel ramo dello storytelling

Denominatore comune di tutte le aziende che hanno fatto ricorso allo storytelling con successo è che hanno saputo raccontare una storia unica, rimasta fortemente impressa nelle menti degli ascoltatori e, in alcuni casi, anche nell’immaginario collettivo. Più che i contenuti, ciò che viene raccontato in modo incredibile sono le emozioni. Chi ascolta, crea immagini con la mente.

Celebre è la pubblicità dell’Adidas, contraddistinta dallo slogan “impossible in nothing“, dove veniva narrata la storia di Leo Messi, astro mondiale del calcio che, però, da bambino ha avuto problemi con la crescita.

Alla fine nessuno ricorda il modello di scarpe indossato dal fenomeno argentino.

Tuttavia, la storia ha saputo commuovere tutti. Ha regalato un sogno. Nessuno avrebbe puntato su di lui. Eppure, come dimostra la sua storia al Barcellona, Leo ce l’ha fatta. Una storia eterna che può essere fonte di ispirazione per chi lavora nel ramo del marketing, specialmente nella creazione e nello sviluppo dei contenuti editoriali.

Altro caso di successo è quello della campagna sull’uguaglianza targata Nike.

La multinazionale statunitense, leader di mercato nell’abbigliamento sportivo, ha un importante merito: quello di aver adottato strategie di storytelling, ben prima che diventassero di tendenza a livello di marketing. Nel 2017, Nike ha pubblicato una campagna incentrata sull’uguaglianza: partendo dalla sua importante reputazione nel campo dello sport e del fitness, la multinazionale ha fatto luce su una tematica, purtroppo, sempre attuale, ossia quella della disparità tra le persone, ispirandole ad agire concretamente.

Nike ha dato il la al cambiamento sociale, posizionandosi non solo come la classica realtà imprenditoriale desiderosa di fare profitti con la vendita di articoli sportivi, ma come un insieme di persone, pronte a porre in essere un cambiamento rivoluzionario importante con un unico obiettivo alla base: quello del bene e dell’interesse comune.

Sfruttando a regola d’arte i meccanismi dello storytelling e le dinamiche dei social network, Nike ha lanciato un messaggio molto potente: cambiare il mondo in meglio si può e si deve. E gli aficionados Nike hanno risposto entusiasti, contribuendo attivamente alla causa. Sono stati ben 5 i milioni di dollari donati da Nike alle comunità statunitensi, al fine di favorire l’uguaglianza tra le persone. Risultato? Stando ad autorevoli ricerche effettuate da affermate società di consulenza internazionali e da importanti istituti universitari, una realtà aziendale che si fa carico dell’interesse generale, lottando per una giusta causa, quale quella testé citata oppure il rispetto dell’ambiente, agli occhi dei consumatori appare diversa. Il 92% infatti ne ha un’immagine positiva. Ergo conviene anche a livello economico. Non sei anche tu di questo avviso?

Altro caso di storytelling, molto apprezzato dagli ascoltatori e dalla critica, è quello dello spot Wheelchair Basketball, realizzato da Guinness, fabbrica storica di birra. Un gruppo di amici si diverte a giocare a basket sulla sedia a rotelle: vengono affrontati temi come l’amicizia e il forte senso di appartenenza ad una comunità. Finita la partita, tutti si alzano dalla sedia a rotelle con un’unica eccezione.

Il significato di base è che gli amici avevano volontariamente fatto questa scelta nel pieno rispetto dell’unico portatore di handicap. E dopo il match, tutti vanno a bere una Guinness in compagnia. Lo slogan di base è che le scelte che vengono fatte hanno il merito di rivelare la reale e genuina natura del nostro carattere.

Lo storytelling spesso è stato impiegato anche nel campo del turismo. La Tunisia ha attraversato qualche anno fa un momento molto delicato in termini politici, visto il susseguirsi di attentati. E così, 5 youtuber europei hanno deciso di raccontare le bellezze di questa splendida nazione in chiave unica ed originale, dando il meritato risalto al fascino del deserto, alla natura delle oasi e delle palme, oltre all’architettura delle moschee.

Insomma, un’occhiata questa campagna di storytelling, nota come #TrueTunisia, la merita proprio:

Restando sul generico, a livello nazionale, vi sono state tematiche che hanno assunto un’importanza sempre più rilevante con il passare del tempo, grazie proprio al ruolo dello storytelling: le aziende che si occupano della produzione di cibi biologici e di alimenti al 100% naturali, per poter spiegare il loro vantaggio competitivo al grande pubblico, si sono presentate narrando casi reali e concreti di agricoltori, di allevatori e di produttori locali. La cosa è piaciuta così tanto che una fetta dei consumatori, dopo essersi informata sul ruolo dei cibi bio, ha deciso di incrementare notevolmente il budget da destinare all’acquisto di alimenti al 100% naturali.

Un esempio concreto è rappresentato dallo spot Fileni Bio:

Lo storytelling, però, non è solo video. Tanto per dirne una, Airbnb, portale online storicamente noto per favorire l’incontro tra chi cerca un alloggio per brevi soggiorni e chi ha una stanza o un appartamento da affittare, ha puntato fortemente su campagne di storytelling su Instagram. Ogni giorno vengono tuttora pubblicati scatti splendidi per qualità con tanto di didascalie ad effetto, dove si invoglia i lettori a visitare quelle mete affascinanti per vivere un’esperienza nuova. Non è questa una strategia di successo dove si stimola l’immaginazione dei follower? Il messaggio subliminale è il seguente: è meglio trascorrere la propria vacanza in un’anonima stanza d’hotel oppure godersi il meglio in un residence unico per vivere la migliore esperienza possibile quando si è lontani da casa e ci si vuole allontanare da ogni sorta di stress?

Con lo storytelling, le imprese e i brand di successo di costruiscono un’identità mediante una narrazione

Il racconto dal taglio emozionale è uno strumento potentissimo, perché permette alle aziende di veicolare messaggi ben definiti, rafforzando l’identità del brand.

Spesso, le realtà imprenditoriali che puntano sullo storytelling decidono ad affidarsi a copywriter creativi o a web agency che, si sono fatti un nome in questo campo, portando risultati concreti e valore aggiunto a chi li ha scelti. Riuscire ad emergere dal piattume della comunicazione, puntando sull’arte del narrare è la vera sfida che si prepone lo storyteller.

Questa figura non si limita a raccontare un semplice aneddoto, ma una storia fortemente emozionale, in grado di coinvolgere il pubblico, facendolo sentire partecipe. Quasi facendolo immedesimare. E la sfida è oggi più che mai necessaria, vista la molteplicità di informazioni, il più delle volte davvero difficili da gestire.

Conclusioni

Se lavori nel ramo del web marketing e nutri interesse per la scrittura persuasiva, lo storytelling rappresenta un’arma utile per fare breccia nel cuore dei tuoi clienti. Di strategie in grado di generare engagement, incrementando drasticamente le visite al sito internet di riferimento, non ce ne sono poi così tante valide, come quella incentrata sullo storytelling. E lo stesso dicasi per quanto riguarda la fidelizzazione dei clienti già acquisiti.

Grazie allo storytelling, ti è possibile raccontare il successo di un brand, di n prodotto o di una realtà aziendale, puntando fortemente sulla narrazione. Non è che però racconti favole. Al contrario, comunichi storie, ma con un taglio emozionale. Quello che ci vuole per affascinare chi ti ascolta!

E l’iscrizione al corso Roi Martin di Filippo Martin costituirà di sicuro un valore aggiunto per quanto riguarda questa attività. Metti alla prova il tuo talento creativo. Dopo il corso, sarai in grado di promozionare prodotti con un linguaggio persuasivo, tenendo sempre alta la soglia dell’attenzione dei tuoi ascoltatori. A corso finito, sarai pronto per metterti a lavoro su una campagna indimenticabile di storytelling aziendale. Creatività, emozioni, unicità e autenticità saranno i valori che i tuoi ascoltatori saranno in grado di notare, una volta visto quanto da te realizzato.

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